È polemica aperta sui finanziamenti alla metrotranvia Milano-Limbiate e, al centro dell’indignazione popolare, c’è il comune di Senago e la "furbetta" sindaca leghita Magda Beretta che non spenderà nemmeno un centesimo e avrà comunque il servizio di trasporto riqualificato grazie alle amicizie con il presidente lombardo Fontana.

La cronistoria della progettazione per l’importante opera di trasporto locale ci porta a qualche anno fa, quando lo Stato ha stanziato fondi per la riqualificazione necessaria a tenere in vita un servizio di mobilità altrimenti a rischio. In quell’occasione, il Ministero dei Trasporti ha chiesto agli enti interessati di contribuire, ciascuno per la sua parte, alla copertura dei costi, oltre che di esprimersi in merito al progetto stesso. Nessun problema sul progetto, che ha recepito anche alcuni interventi migliorativi presentati dai comuni attraversati dalla linea, mentre per la copertura economica, il sì era arrivato dalla Regione Lombardia, dalle Province di Milano e Monza e Brianza, e dai comuni di Paderno Dugnano, Cormano, Limbiate e Senago, ma Varedo, pur esprimendosi favorevolmente rispetto al progetto, aveva da subito riferito la sua impossibilità nel mettere a bilancio una cifra per l’opera (cifra garantita quindi dalla Regione).

Negli anni, progetti e stanziamenti sono stati sempre confermati sino all’estate scorsa: allora, quando i parlamentini degli enti coinvolti sono stati chiamati a ratificare il progetto e il finanziamento – previa la decadenza del contributo statale – la sorpresa è arrivata dal comune di Senago, che non ha deliberato come richiesto dal Ministero dei Trasporti, trincerandosi dietro alle dichiarazione della sua sindaca, la leghista Magda Beretta, favorevole al progetto ma per nulla intenzionata a finanziare l’opera. Da allora, si sono aperte trattative tra il comune di Senago e la Regione Lombardia, certamente preoccupata per il possibile stop ad un progetto di mobilità di grande importanza per l’area.

L’accordo però è arrivato qualche settimana fa: il Pirellone garantirà un contributo al comune di Senago pari a un milione di euro (da elargire in cinque rate da 200 mila euro in cinque anni, dal 2019 al 2023) per il “potenziamento infrastrutturale del comune stesso”, e la giunta Beretta ha inserito a bilancio un impegno di spesa pari ad un milione di euro per la metrotranvia.

Tutto a posto dunque, la progettazione dell’ammodernamento della linea è salva.
Peccato che questa coincidenza di entrate/uscite abbia fatto discutere parecchio a Limbiate, ma anche a Paderno e a Cormano, dove i cittadini non hanno nascosto di essersi sentiti “beffati” per il trattamento riservato a Senago.

E le dichiarazioni che la sindaca Beretta stessa ha affidato ai social nei giorni scorsi non hanno certo aiutato a stemperare gli animi: “Metrotranvia: giunta Beretta a costo zero. Un grande risultato è stato conseguito dal comune di Senago che, a differenza del passato, non ha subito scelte di altri enti in maniera supina e inerme”. Il che, tradotto, significa che il comune di Senago avrà la sua fermata del tram riqualificato (a Castelletto), a costo zero, in barba agli altri comuni che, al contrario, pagheranno di tasca propria per il mantenimento e il miglioramento del servizio.

Limbiate 4 dicembre 2018 - da ilsaronno.it

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