Limbiate perde un suo cittadino che si è sempre battuto per il benessere di tutti e della sua comunità come Consigliere comunale, Assessore e Sindaco.
Ho conosciuto Angelo Fortunati quando divenne Sindaco nel 1996, o meglio, quando ci fu quel pasticcio dei voti segnati al contrario in un seggio e dovette aspettare sei mesi perché venisse riconosciuta la sua elezione.
Come tutti i ragazzi, mi rivolsi a lui con il “lei”, per rispetto della carica. Avevamo opinioni differenti già allora, come accaduto diverse volte successivamente e come più volte mi ha fatto notare: “tu hai sempre ragionato con la tua testa”.
Poi, negli anni successivi lo incontravo per strada, per me era il Sindaco e io per lui ero un cittadino che, appunto, ragionava con la sua testa e non si faceva influenzare. Quando ho deciso di impegnarmi attivamente in politica, anni dopo, l’ho incontrato di nuovo.
Ma questa volta ho incontrato Angelo. Per educazione, mi rivolgevo a lui dandogli sempre del “lei”. E ogni volta, per parecchio tempo, lui mi diceva di dargli del “tu”, perché così si fa tra compagni di partito.
Compagno, una parola a cui Angelo ha sempre dato una grande importanza. Venendo dal PCI, così si rivolgeva a chi faceva politica insieme a lui.
Ma intendendo anche una fraternità nell’agire, un modo di essere parte di un gruppo e non un solista, come accadeva e accade altrove.
E quindi, un po’ a fatica a causa del mio modo d’essere e di rispettare le persone più anziane di me, sono passato al “tu”.
Ho quindi conosciuto l’Angelo che si impegnava per la città, che aveva magari a volte modi un po’ bruschi ma che inaspettatamente tirava fuori una battuta che non ti spiazzava e faceva scoppiare a ridere. Sempre coerente con le sue idee e convinzioni ma non arroccato su queste. Disposto alla discussione, al dialogo e anche alla mediazione, pure quando intimamente magari avrebbe preferito essere più intransigente.
In Consiglio Comunale, all’opposizione attaccava le idee e le politiche, non le persone. E in maggioranza, quando ho condiviso il banco con lui, non mancava di esprimere le sue critiche se lo riteneva necessario. Sempre impeccabile nell’abbigliamento, perché l’istituzione meritava rispetto.
Nelle riunioni di partito si poteva sempre essere sicuri di un suo intervento, sia sulle questioni locali che nazionali ed esprimeva chiaramente il suo pensiero, così che fosse chiaro a tutti cosa avrebbe fatto o detto dopo. Coerente, appunto.
Infine c’è l’Angelo delle Feste dell’Unità: gioviale, pronto alla convivialità e alla battuta, oltre che abile giocatore a carte.
Il suo baffetto non è più tra noi, ma di sicuro resterà il suo ricordo in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Ciao Angelo.
Pietro Cuppari, Segretario del Circolo di Limbiate del Partito Democratico
L'estremo saluto sarà domani, lunedì 23 luglio, alle ore 16,30 nella chiesa parrocchiale a Mombello di Limbiate in via Monte Rosa.
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Questa notte hai intrapreso un nuovo cammino, conoscendoti, sono certo che già starai analizzando la nuova situazione in cui ti trovi, come funziona, le criticità, cosa va bene e cosa si può ancora migliorare; ma anche ti starai guardando attorno per individuare un posticino dove, ogni tanto, sedersi attorno ad una tavolata con amici e parenti per un buon pranzo o cena in compagnia.Abbiamo fatto una lunga strada insieme, sin da quando sei arrivato a Limbiate alla fine degli anni '60 e ti sei affacciato, con la discrezione che avevi, alle stanze del Partito. Piano piano hai portato una ventata di novità nel partito in cui credevi e hai creduto fino all'ultimo, io, più giovane (ma di pochi anni) ti ho visto man mano assumere le cariche di direzione politica sempre più importanti per poi mettere a disposizione di tutta la nostra comunità il tuo impegno, nel CAAM prima e nel Consorzio di Formazione Professionale poi.
La tua lunga esperienza di Consigliere comunale, di Assessore e poi da Sindaco a Limbiate ha permesso a tanti di noi di apprendere l'arte nobile di dedicarsi al "far politica", anteponendo sempre soluzioni ai problemi collettivi e rifiutando interessi di parte ed individuali, ma fermo nel riaffermare quei valori irrinunciabili di sinistra che nella tua vita si sono sempre più consolidati.
La tua forza mi ha sorpreso e fortemente motivato anche quando di fronte a infamie e bugie scagliate come pietre addosso a te come persona al fine di "stroncarti" politicamente (cosa che oggi è usata dai "nuovi" politici come esercizio quotidiano), hai continuato a dedicarti serenamente alla tua città, si è capito allora come si capisce anche ora che i diffamatori usano l'insulto e la falsità perchè non hanno le capacità di contrapporre idee, proposte, argomentazioni politicamente valide alle tue e alle nostre proposte. Non sanno cos'è un Partito e la ricchezza morale, intellettuale e di esperienza vissuta che esso da.
Non riuscivo a mantenere i tuoi ritmi e la tua capacità di affrontare problemi complicati e trovarne semplici soluzioni quando ci riunivi per approfondirli.
"Troviamoci domani sera alle 21 al..., si dopo cena!" era il tuo breve messaggio, ci si trovava in pizzeria o in una trattoria, si discuteva, e ad un certo punto uscivi con una domanda: "non prendiamo qualche cosa?" io NO ho già cenato, qualche si e poi... "Bianco o rosso da bere? facciamo entrambi, così tutti sono contenti" era la tua sentenza e, naturalmente un poco di acqua, "non vi va un antipastino semplice semplice da accompagnare al bere?" al tavolo arrivava un giro di antipasti: gnocco fritto bollente con lardo, pancetta e prosciutto. Poi chiedevi: "Un risottino non vi va?" e via con un tris di primi, per poi finire con il caffè e l'ammazzacaffè.
Le conclusioni della discussione arrivavano infine fuori del locale a notte inoltrata, che natualmente aveva chiuso da tempo, a voce bassa per non disturbare chi dormiva nelle case vicino. Non tutti erano pienamente favorevoli ma una cosa era certa, il problema si era sviscerato in ogni suo aspetto e la sua soluzione ci avrebbe visti tutti consapevoli e impegnati nella realizzazione in prima persona.
Questo è l'Angelo che ho ammirato e che ricorderò sempre, questo è l'Angelo Fortunati, Consigliere comunale per 18 anni, 5 anni Assessore alle finanze e all'urbanistica, 5 anni Sindaco di Limbiate che tutti i cittadini, specialmente i giovani, dovrebbero emulare, se vogliono bene alla loro città.
Diego