Ministra Calderone, se ci sei batti un colpo!

“Ministra Calderone, se ci sei batti un colpo. Con un emendamento estemporaneo al decreto Ilva, il relatore di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese, intende sferrare un gravissimo colpo ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare per quanto riguarda le retribuzioni.

L’emendamento si scaglia contro i giudici che hanno applicato nelle loro sentenze l’articolo 36 della Costituzione che riconosce ai lavoratori il diritto a una retribuzione equa e dignitosa.
Altro che salario minimo!

Questa maggioranza vuole addirittura derogare alla Costituzione, spiegando che il giudice può muoversi solo se i salari sono gravemente inadeguati.
Gravemente!
Non solo inadeguati rispetto ai principi costituzionali, ma gravemente inadeguati.

E la conseguenza di una pronuncia del giudice non potrebbe neppure portare a chiedere gli arretrati di quanto dovuto.
L’emendamento restringe di molto la possibilità, nei tempi e nei modi, del lavoratore a fare valere i suoi crediti retributivi nei confronti del datore di lavoro, ad esempio obbligandolo di fatto a fare causa in situazioni di soggezione, in cui teme il licenziamento.

Una destra che mostra il suo vero volto: una destra che non vuole lavoratori ma schiavi, che non vuole il salario minimo perché non vuole limiti alla possibilità di sfruttare i lavoratori. 
La ministra che dovrebbe occuparsi di questa materia si lascerà aggirare da un emendamento parlamentare truffaldino nel metodo e nel merito o reagirà?
”.

Così in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del PD.

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