Con la promessa di un nuovo condono
Con 151 sì, 111 no e 4 astensioni nel voto finale alla Camera, il Dl Fisco è legge. “Dagli interventi della destra che sentiamo in Aula sul fisco sembra che il Black Friday non sia ancora finito. La realtà è che questo decreto è vuoto di contenuti, con misure pasticciate, che possiamo definire misurette, ed anche ingiusto”. La responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra, lo dice intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Partito democratico.
“Vi era, continua Guerra, da parte della maggioranza un’attesa spasmodica, messianica, sulle entrate del concordato. Erano pronti a sbranarsi per qualche mancia in più, come abbiamo visto sul canone Rai. Poi, visto il fallimento, è cominciata la telenovela delle correzioni e degli interventi al ribasso. Perché a pagare è stato solo chi ne aveva convenienza”. Sul concordato, è scattata l’ennesima proroga: riaperti fino al 12 dicembre i termini per l’adesione al concordato preventivo biennale – che consente il pagamento delle tasse per due anni sulla base di una proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, e che mette al riparo da eventuali controlli. Nulla di fatto per il canone Rai, di cui la Lega chiedeva l’abbassamento a 70 euro: resterà invece agli attuali 90.
“Sono stati sottratti alle entrate dello Stato 800 milioni con un nuovo condono e già si annunciano rottamazioni di cartelle che ancora devono arrivare. Per non parlare del Bonus Natale, voluto della presidente del Consiglio che diceva ‘con noi basta bonus’. Cento euro distribuiti alle famiglie a caso, senza un criterio ragionevole. Una lotteria. Non va a chi è povero. Va in misura ridotta a chi è precario. Lo ottengono invece, addirittura, famiglie che hanno un genitore con un reddito altissimo. Un bonus finanziato con duecento milioni sottratti ingiustamente all’assegno di inclusione e che non sono utilizzati per sostenere un’economia in crisi o il reddito dei lavoratori poveri. Uno strano corto circuito a spese dell’erario e di coloro che pagano regolarmente le tasse senza i quali questo Paese crollerebbe”, conclude Guerra.
Braga: nuova rottamazione è un incentivo a evadere
“Hanno appena votato il decreto fiscale che riapre il concordato. Ma non basta: ora è all’esame della maggioranza un provvedimento per una nuova rottamazione delle cartelle”, dichiara in una nota Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. Questa volta una rottamazione davvero straordinaria perché riguarderebbe anche le cartelle future. Quelle degli evasori che verranno. Non parliamo di aiuti a chi non ce la fa a pagare e magari chiede una rateizzazione, ma di un ennesimo condono – più di 20 in due anni di governo – un incentivo indiretto a evadere. A pagare rimarranno i lavoratori dipendenti e i pensionati, i soli che oggi garantiscono il mantenimento dei servizi essenziali, dalla sanità pubblica alla scuola. Perché tra rottamazioni, concordati e condoni nelle casse dello stato è entrato ben poco, ma il messaggio è stato chiaro: non pagare le tasse conviene“.