Tavolo tecnico a breve per approfondire con Atm gli interventi necessari a garantire il mantenimento del servizio tram Limbiate-Milano fino all’inizio dei cantieri per la riqualificazione. È questo l’impegno manifestato ieri dai sindaci riuniti d’urgenza a Paderno Dugnano dopo le proteste scaturite la scorsa settimana dall’annuncio della probabile chiusura della linea per questioni di sicurezza fin dal prossimo autunno.
L’allarme era scattato dopo la diffusione della lettera con cui l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, avvertiva della decisione dell’Ansfisa, organo del Ministero delle Infrastrutture che garantisce la sicurezza delle linee di trasporto pubblico di procedere con la nuova sospensione del servizio (dopo quelle del 2012 e del 2017) per il venir meno dei requisiti di sicurezza.
"Oggi – spiega l’assessora di Milano Arianna Censi – ho incontrato i sindaci interessati dalla linea tranviaria Milano-Limbiate, Luigi Magistro di Cormano, Antonio Romeo di Limbiate, Ezio Casati di Paderno Dugnano, Magda Beretta di Senago e Filippo Vergani di Varedo alla presenza anche di Regione Lombardia. Di comune accordo abbiamo deciso di convocare un tavolo tecnico per approfondire, insieme al gestore del servizio, tutte le questioni tecniche e di garanzia di sicurezza rispetto alla possibilità di proroga della dell’attività della linea attuale".
La continuazione del servizio dovrebbe essere garantita almeno fino all’inizio dei cantieri per la maxi riqualificazione, che avrebbe dovuto partire già entro questo mese di settembre ma che, dopo l’ultimo rinvio concordato, dovrà essere affidata con gara entro il 31 dicembre 2022 per poter aprire i cantieri entro settembre 2023. Ma anche qui ci sono problemi all’orizzonte perché le somme fin qui stanziate da Governo, Regione, province e Comune (per un totale che supera i 100 milioni di euro, potrebbero non essere più sufficienti.
"Per quanto riguarda la realizzazione nuova linea –prosegue l’assessora Censi –, il cui progetto ormai terminato è stato concordato con gli amministratori, ho confermato l’impegno del Comune di Milano con il Ministero delle Infrastrutture per il reperimento dei fondi ulteriori dovuti all’aumento dei costi delle materie prime necessari per la gara d’appalto".
Tirano un primo sospiro di sollievo ma non si sentono certo fuori pericolo i pendolari che utilizzano quotidianamente il tram Limbiate-Milano e che seguono con attenzione le vicende legate a questa linea storica ma ancora oggi concorrenziale rispetto all’autobus e persino al treno.
da ilgiorno.it - di Gabriele Bassani