“Prepariamoci perché parte una nuova estate militante. Restiamo mobilitati per i temi da portare nel Paese. Ci aspetta un grande lavoro di mobilitazione e militanza”. La segretaria Elly Schlein apre la sua relazione in Direzione nazionale chiedendo la massima mobilitazione. Per non dissipare il lavoro degli scorsi mesi, che ha portato agli ottimi risultati elettorali delle europee e delle amministrative, ma, anche e soprattutto, che ha riportato il Partito democratico con i suoi rappresentanti ad essere riconosciuto per le battaglie che combatte.
Siamo “una forza viva, radicata, con valori e programmi”, quelli che hanno portato il “24,1% per il Pd alle europee e la vittoria alle amministrative, che hanno aperto una fase nuova e indicano che insieme siamo in una fase giusta”. Senza dimenticare la “ferita dell’astensionismo”, che si è allargata. Quello di genere, delle donne, che sfiora il 60%, e quello delle aree interne, di pezzi di Paesi che si sentono abbandonati. E allora, la segretaria annuncia “un viaggio attraverso i luoghi del non voto“. Un viaggio di ascolto, e di riconoscimento. È il quarto dei cinque punti che Schlein indica per l’estate di mobilitazione.
Il primo, com’è annunciato dal deposito del quesito oggi in Cassazione, è la raccolta firme per il referendum abrogativo del ddl Calderoli, sull’autonomia ingiusta che spacca il Paese, creando cittadini di serie A e di serie B.
Poi, c’è l’altra battaglia irrinunciabile, “una battaglia di civiltà”. La proposta di legge sul salario minimo – per cui mai ci stancheremo di ripetere che sotto i 9 euro non è lavoro, ma sfruttamento – che è stata affossat in Parlamento, ma che riproporremo, per cui stiamo raccogliendo le firme. L’invito è a farlo in tutte le iniziative, le Feste, i banchetti.
La spesa sanitaria al 7,5% del Pil. Altra proposta affossata in Parlamento. Schlein promette “riproporremo tutti gli emendamenti, alla Camera e al Senato”. L’esortazione è per le Regioni, per i consiglieri, gli amministratori, che presentino o sostengano leggi di iniziativa regionale. Continuare a visitare i luoghi di cura, è un altro degli obiettivi di un’estate in cui Schlein chiede “di battere il ferro finchè è caldo, di battere i territori, di non fermarci e di stare tra le persone”. Sulla sanità, oltre alle misure emergenziali, alle assunzioni, all’innalzamento del tetto di spesa rispetto al Pil, la segretaria annuncia di essere al lavoro su una riforma più compiuta, che abbracci tutti gli aspetti che da anni sono stati ignorati.
Ultimo, ma certo non per importanza, il tesseramento. Aprire il partito, renderlo più accogliente. Invitare a iscriversi, in tutti i banchetti, nei circoli, attraverso l’iscrizione online sul sito. Senza timore di avviare anche una riflessione sull’organizzazione del partito, senza timore di renderlo più aperto, più accogliente.
La segretaria ha parlato di diritti, della fine del mese del Pride che non archivia una battaglia su cui il partito è fermamente schierato, ha affrontato il tema ineludibile del caporalto, che incrocia il superamento della legge Bosi-Fini sui flussi migratori. “Nei prossimi giorni, ha spiegato Schlein, presenteremo una proposta in Senato,grazie
al lavoro di Pierfrancesco Majorino e Graziano Delrio”, per il suo superamento. Perché questo Paese non assista più a omicidi come qello di Satnam Singh. Perché se la destra è sempre pronta a condannare i migranti irregolari, non è altrettanto pronta a usare la stessa riprovazione sugli italiani che il lavoro di quei migranti sfruttano.
Prima di chiudere con una citazione di Tina Anselmi, che esorta al lavoro,e alla fiducia, perché “la politica è l’organizzazione della speranza”, Schlein annuncia le date della prossima Festa nazionale: dal 23 agosto all’8 settembre, a Reggio Emilia.