Che reprimono il dissenso.
Con 162 voti favorevoli, 91 contrari e 3 astenuti, la Camera ha approvato in prima lettura il ddl 1660 (il cosiddetto “ddl Sicurezza”), recante «disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario». Il via libera è arrivato dopo l’approvazione, nella scorsa settimana, di diversi articoli ed emendamenti che aprono a un forte inasprimento delle pene e alla più smaccata criminalizzazione del dissenso,
Norme di inciviltà, nulla per la sicurezza
“Queste sono norme di inciviltà, non di sicurezza e soprattutto non danno nessuna garanzia ai cittadini”. La responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, lo dice a proposito del Ddl Sicurezza, in un video diffuso sui suoi canali social.
“La destra – spiega Srrracchiani – si sta approvando il Ddl sicurezza che sulla sicurezza nulla fa, al contraio c’è molta propaganda e non c’è un euro per garantire quelle misure che loro dicono essere per la sicurezza. Oltre ad esserci delle cose veramente contraddittorie, sarà più grave un reato fatto all’interno di una stazione ferroviaria piuttosto che in un parco pubblico. E se ci opporremo col nostro corpo e fermeremo il traffico per mostrare il nostro dissenso sarà più grave che se lo facessimo con un trattore. Senza contare – sottolinea – che i bambini finiranno in carcere”.
Una legge liberticida, che reprime il dissenso
Le norme che riporteranno i bambini in carcere insieme alle loro madri, e alle donne incinte, vengono definite dalla capogruppo dem a Montecitorio, Chiara Braga, “inutile cattivismo”. “Esultano – scrive Braga su X – per aver approvato una norma che manda in carcere donne incinte e bambini. Una legge liberticida, che reprime il libero dissenso. Zero risorse, solo nuovi reati e aumenti di pena. Il cattivismo al Governo che non risolve un problema del Paese”.
Nulla sulla sicurezza, solo aumenti di pena, propaganda e norme liberticide
“In questo disegno di legge non c’è nulla sulla sicurezza, ma solo aumento delle pene, propaganda e norme pericolose”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Pd ed ex viceministro dell’Interno, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo al Ddl Sicurezza.
“Ci sono, purtroppo, – ha continuato Mauri – provvedimenti liberticidi per reprimere il dissenso, come quelli sui blocchi stradali e sulla resistenza passiva non violenta; inumani, come quello sul carcere per le donne con bambini; e anche contro l’interesse nazionale, come quello contro la canapa industriale che ammazza un importante settore del Made in Italy. Questo disegno di legge non contiene l’unica scelta che sarebbe andata nella giusta direzione: quella di dare più risorse alla polizia e agli enti locali. Infatti, non solo non è previsto neanche un soldo in più per i comuni per promuovere la sicurezza urbana, ma la maggioranza ha anche bocciato tutti i nostri emendamenti per nuove e straordinarie assunzioni di personale di polizia, per il rinnovo del contratto fermo da due anni e per il pagamento degli straordinari arretrati. Invece si alzano le pene e si inventano nuovi reati, in nome di uno sfrenato e pericoloso ideologico panpenalismo. Una legge pessima per quello che c’è e per quello che manca. Uno scempio che non voteremo”.