Comunicato stampa dell'opposizione in Consiglio comunale
A seguito degli ultimi eventi che hanno visto coinvolto un funzionario del Comune di Limbiate, le forze di opposizione chiedono in maniera decisa una reazione a tutela delle cittadine e cittadini di Limbiate in nome della legalità e contro tutte le mafie
Apprendiamo dagli organi di stampa della notizia dell’arresto per associazione mafiosa dell'architetto Gentile in servizio presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Limbiate.
Convocati nella serata di ieri dal Sindaco, che ci ha relazionato su quanto avvenuto e sui provvedimenti attuati, le forze di opposizione della lista civica Limbiate Solidale, del Partito Democratico e Movimento 5 Stelle esprimono la propria preoccupazione per la situazione circa la legalità a Limbiate.
“In primo luogo, vorremmo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Comune di Limbiate e specialmente a quelli che hanno, fino a poco fa, condiviso le giornate lavorative con il funzionario arrestato. Siamo certi che sapranno superare questo difficile momento e proseguire nel loro prezioso lavoro.
Ringraziamo il Sindaco per averci convocati e condiviso con noi lo stato dell’arte circa i provvedimenti nei confronti del Gentile e ribadiamo anche qui quanto espresso nella serata di ieri: la città di Limbiate ha bisogno di essere rassicurata e tutelata. Le cittadine e i cittadini vogliono assistere a una reazione determinata a questi eventi gravi e straordinari. Si faccia luce sulle motivazioni che hanno portato all’assunzione di una persona con un trascorso professionale non brillante, che era responsabile di procedimento di alcune delle opere pubbliche e dei cantieri cittadini, e si aumenti l’attenzione e la tutela sul suo operato.
Riteniamo che in questa fase un atteggiamento di totale apertura e trasparenza da parte dell’Amministrazione e della macchina comunale sia la sola opzione possibile e la maniera più efficace di tutelare la nostra città e la nostra comunità.
Queste sono le nostre richieste alla quali si aggiunge quella di rivalutare la proposta delle opposizioni circa la costituzione di una Commissione Consiliare Antimafia come già richiesto all’inizio di questo mandato amministrativo.
La lotta alle mafie è una questione soprattutto culturale e per questo ci auguriamo che questa gravissima vicenda possa rinforzare e riavviare un percorso di legalità e educazione civica che parta dalle scuole e continui con una vivace partecipazione del nostro Comune alle varie reti municipali contro le mafie.
NO a tutte le mafie! Si a trasparenza e legalità!
Partito Democratico
Limbiate Solidale
Movimento 5 Stelle
Il fatto
Una vita in apparenza come tante, quella del prestanome di Matteo Messina Denaro. Moglie insegnante, figli piccoli. L’hanno preso in un condominio color rosa pallido, circondato da palazzi tutti uguali alla fine di una strada asfaltata, in una frazione a dieci minuti di macchina dall’ufficio. Qui, ieri mattina all’alba, i vicini hanno visto i lampeggianti. Ora, quando si suona al citofono, una tenda si discosta appena. E un’utilitaria guidata da una donna dal viso coperto col cappuccio sgomma via. Le visite non sono gradite.
Da dov’è sbucato questo siciliano di Erice, nel Trapanese, classe 1972, un lungo curriculum pubblicato sul sito del Comune, tanti post sui social per far vedere come vanno avanti le opere? Su Facebook mostra l’avanzamento della rotonda di via Lombardia, la riqualificazione della pista di atletica, i cantieri terminati per la scuola, «altro progetto finanziato con Pnrr». Firmato: Massimo Gentile, «architetto lavori pubblici Limbiate».
Assunto nel 2019 come semplice istruttore tecnico «categoria C», diventato «responsabile» nel 2021 con disposizione dirigenziale e compiti non proprio di secondo piano (come la «gestione del personale e delle risorse finanziarie»).
A inizio 2024 passa pure la selezione per un posto a Turate (Como): «Per noi era idoneo ma poi non ha accettato», ricorda il Sindaco Alberto Oleari.
Eppure nel 2018 era stato escluso da un concorso nel Bresciano.
Il motivo è da ricercare nella poco lodevole pagina a lui dedicata sul sito del Consiglio nazionale degli architetti: «Il professionista è attualmente sospeso a seguito della misura disciplinare comminata dal 16/01/2016».
Sospeso.
Ma a Limbiate è riuscito a ottenere il posto nel 2019.
A quanto pare, perché bastava solo il diploma. Ieri, fino a tardo pomeriggio, in Comune c’è stata una riunione fra il Sindaco di centrodestra Antonio Romeo, i vertici di maggioranza e opposizione, il segretario comunale.
Per forza di cose, verrà fatto un approfondimento su tutti i lavori in cui Gentile era coinvolto anche se il primo cittadino avverte: quella dell’architetto è «una brutta vicenda personale di un dipendente ma non coinvolge in alcun modo il Comune», pronto alla «massima collaborazione per tutti i controlli di rito» ma convinto di aver «sempre lavorato nel rispetto della legalità».
Nel paese che ha scoperto di ospitare un fiancheggiatore dell’ex boss più imprendibile, si respira inquietudine: «È una questione che riguarda la comunità – dice Cristina Ursino, capogruppo Pd (e Segretaria del Circolo, ndr) –. Siamo molto preoccupati».
da Repubblica.it