Durante l’ultimo Consiglio Comunale si è discussa la delibera di indirizzo con la quale BEA, attiva il processo per il pas­saggio della Società in House; a portare nei propri consigli comunali questo atto sono proprio i Comuni in quanto soci di BEA.

Questo passaggio formale è necessario dato che i Soci, a maggioranza unanime, hanno dato mandato al CDA di BEA di attivare le procedure necessarie al passaggio in HOUSE; per intraprendere questo cammino è necessario che ci sia una delibera di Consiglio Comunale di tutti i Comuni Soci.

La modifica del modello ge­storio, consente alla Società di diventare più forte e di fornire maggiori servizi ai Soci che vorranno affidarli, servizi più economici efficaci ed efficienti così come prevede la legge per poterli affidare sen­za bisogno di effettuare le gare, a questo punto i Comuni si troveranno di fronte non solo alla scelta di mettere a gara i servizi, ma nel caso corrispondano ai sopracitati criteri, decidere di affidarli direttamente alla Società di cui sono Soci e della quale, tramite lo strumento del controllo analogo, i Sindaci possono di incidere e decidere indirizzando la Società nelle scelte da compiere.

Oggi i Sindaci danno indirizzi al CDA, il quale poi agisce autonomamente i Sindaci, pertanto, non esercitano più alcun potere ne controllo sulla Società.

Prenden­do in esame quanto accade nel modello gestorio attuale, la legge impone alla so­cietà di mettere sul mercato il 30% delle proprie quote, tramite una gara, portan­dosi in casa un socio privato il quale non solo pretenderà dividendi pro quota, ma potrebbe in un futuro acquisire sempre più quote, avendo più disponibilità economica dei Comuni fino ad acquisire il totale controllo della Società.

A questo punto il territorio perderebbe un valore importante sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista dei servizi e del loro relativo costo, in quanto i soci privati pretendono utili e dividendi e il tutto si scaricherebbe sulle tariffe, e di conseguenza sulle tasche dei Cittadini.

A fronte di un tema spinoso come quello dello smaltimento dei rifiu­ti questo è un passaggio importante, in primis per ridare ai Sindaci e di conseguenza ai Cittadini, il potere di controllare e indirizzare la Società di cui sono proprietari, ma soprattutto la Società sarà molto più vicina alle esigenze dei territori e dei Sindaci di quanto non li sia oggi.

Un al­tro aspetto fondamentale, a nostro avviso, è legato allo sviluppo futuro della nuova So­cietà in HOUSE, che potrebbe con il tem­po acquisire sempre più servizi e funzioni, fino alla eventuale costituzione di un’unica Società multiutility della Brianza.

Questo atto ha fatto molto discutere durante il Consiglio ma è necessario tenere un pun­to fermo sulla questione: i Comuni, nella loro posizione di Soci BEA, con questa de­libera formalizzano un atto deciso e condi­viso insieme e in futuro verranno fatti tutti i passaggi necessari al fine di completare quanto espressamente richiesto dai Soci al fine di migliorare i servizi, di renderli economicamente vantaggiosi e inseriti in un quadro più ampio di sostenibilità ambien­tale e societaria.

Di questo si tratta. Tutto il resto delle parole spese in fase di dibatti­to, spesso a sproposito, non hanno nulla a che vedere con l’oggetto della delibera, lo prova il fatto che il Comune di Cesano Maderno e la Provincia di Monza Brianza (Socio di maggioranza) ha approvato la delibera senza le polemiche limbiatesi.

Cristina Ursino e Iuri Caturelli

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